Il Museo civico archeologico di Nepi ha sede nel piano seminterrato del Palazzo Comunale ed è stato istituito nel 1995, trasformando in collezione permanente la mostra “Le necropoli di Nepi” del 1992. La collezione museale è composta da reperti provenienti da siti archeologici del territorio nepesino di epoca falisca, romana e medievale.
- La prima sala contiene corredi funerari provenienti delle necropoli falische (da Falerii, antico nome di Civita Castellana), nelle quali sono state rinvenute tombe a camera scavate nel tufo, molte delle quali riferibili al periodo Orientalizzante. Tra i reperti recuperati vi sono coltelli, fibule in bronzo e ferro, collane in pasta vitrea e ceramiche databili dalla fine del VII al III secolo a.C., tra cui si segnala una scodella carenata su piede mobile che presenta un’ansa decorata da cavalli. Sono inoltre presenti ceramiche di produzione etrusca e d’importazione attica, che testimoniano l’importanza del commercio nell’area di Falerii.
- Nella seconda sala sono esposti epigrafi, sculture e monete di età romana, provenienti dall’abitato di Nepi, e un gruppo di lucerne rinvenute nella catacomba di Santa Savinilla, che testimoniano la diffusione del culto nei secoli XIII e XIV. La sezione del XV e XVI secolo, relativa al massimo periodo di splendore di Nepi con l’avvento dei Farnese, raccoglie ceramiche e fregi marmorei provenienti dal Forte dei Borgia; di rilievo una coppia di stemmi recanti le insegne delle famiglie Borgia e Aragona, rara testimonianza del periodo in cui Lucrezia Borgia era al comando del Ducato di Nepi.