MUSEO DELLA PENA DI MORTE


Informazioni di base

Categoria Musei
Comune San Gimignano (SI)
Regione Toscana
Indirizzo Via san Giovanni 82
Telefono 0577 940151
Sito Web Collegati
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Il Museo della Tortura: inquietudine e conoscenza

Presso Porta San Giovanni si trova il Museo della tortura, detto anche Museo Criminale Medievale che, unitamente al Museo della Pena di Morte poco distante, rappresenta un’esposizione davvero inquietante di strumenti e congegni di tortura del Medioevo, strumenti della pena di morte e della pubblica umiliazione dell’epoca e documenti della Santa Inquisizione. Questi ultimi illustrano le orribili torture pubbliche che la Chiesa dei secoli bui metteva in atto ai fini di sradicare il demonio negli uomini e nelle donne sospettati di essere colpevoli di eresia o stregoneria. All’interno delle sale, dall’atmosfera tetra e lugubre, come ben si confà al luogo, si snoda un percorso dell’orrore dal realismo impressionante grazie all’impiego di statue di cera che raffigurano i corpi torturati e mutilati con gli oltre 100 strumenti di tortura, afflizione e morte che vi si trovano esposti. Si tratta di una rara collezione, con pezzi provenienti da tutta Europa, che risalgono quasi interamente al XVI e XVII secolo. Oltre agli strumenti, illustrati dettagliatamente nel loro macabro utilizzo anche con didascalie ricche di particolari, trovano posto anche ricostruzioni filologiche di pezzi antichi e ormai introvabili. Tra gli strumenti di tortura esposti, oltre alla Vergine di Norimberga, – il famoso sarcofago che presenta al suo interno una serie di punte acuminate che trafiggevano la carne in punti non vitali, per prolungare al massimo l’agonia, – trovano posto la ghigliottina, il banco di stiramento, il palo per l’impalatura, la gogna, la sedia inquisitoria, la cintura di castità, la gatta da scorticamento e una vasta collezione di asce, spade, mannaie per le decapitazioni, pinze da lingua e strappaseni. L’obiettivo dichiarato del Museo, oltre allo straordinario interesse storico dei pezzi che vi si trovano esposti, è quello di risvegliare un’inquietudine nel visitatore, di provocare in lui una riflessione e, a giudicare dai commenti dei visitatori, pare essere riuscito pienamente nel suo intento.

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