MUSEO DIOCESANO DI ARTE SACRA


Informazioni di base

Categoria Musei
Comune Volterra (PI)
Regione Toscana
Indirizzo Piazza XX Settembre
Telefono 0588 86290
Sito Web Collegati
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Il Museo di Arte Sacra ha sede nei locali della Chiesa di Sant’Agostino. L’esposizione presenta opere provenienti dalla Cattedrale e da chiese della Diocesi; ma il suo pregio maggiore è quello di conservare, oltre ad alcuni dipinti, sculture in legno e fittili e paramenti sacri, le uniche sculture in marmo superstiti dei monumenti trecenteschi eretti nella Cattedrale. L’influenza pisana durante il Duecento si evidenzia nelle eleganti formelle del recinto presbiteriale e dell’antico altare maggiore della Cattedrale, sei delle quali qui collocate, insieme ai calchi delle altre otto, che sono attualmente sistemate a guisa di paliotto sotto il monumento dell’Incontri in Cattedrale. I più importanti e noti fra i marmi trecenteschi sono le sette formelle rettangolari a rilievo che illustrano episodi della vita dei santi Ottaviano e Vittore, attribuite dal Venturi ad Agostino di Giovanni ed Agnolo della Ventura. I quattro medaglioni circolari con i busti dei santi Giusto, Clemente, Ottaviano, e Vittore, eseguiti a bassorilievo sono attribuiti al grande Tino di Camaino. Il sarcofago romano databile nei primi secoli d. C., segna il più precoce caso di riuso essendo stato impiegato come sepolcro del vescovo Goffredo nell’anno 1037. Interessante per la pittura è il Crocifisso dipinto su tavola a forma di croce eseguito da artista vicino a Giunta Pisano. Inoltre vi è la pala di Ulignano, creata da Daniele Ricciarelli nel 1545, e la pala di Villamagna del Rosso Fiorentino, che la eseguì lo stesso anno 1521 della più celebre Deposizione oggi nella Pinacoteca. Nelle vetrine, fra i vari oggetti contenuti, come custodie di cuoio, croci, turiboli, navicelle, reliquiari sono da segnalare il busto reliquiario di S. Ottaviano in argento sbalzato e rame dorato, opera di Antonio del Pollaiolo e la bellissima croce d’argento a doppia faccia, con disegni cesellati, foglie e ghiande, con dodici figure smaltate. Il ciborio di alabastro (1575) e l’acquasantiera in marmo e alabastro (1567) sono squisiti oggetti che documentano la ripresa dell’attività artigianale alabastrina, interrottasi dopo il medioevo. Una raccolta di parati sacri (XV-XIX sec.), due libri corali in pergamena con notazione gregoriana e miniature eseguite da Frate Agostino nel 1299, chiudono la rassegna di questo piccolo, ma interessante Museo.   Orari di Apertura
Giovedì: dalle 14:00 alle 18:00 Venerdì, Sabato e Domenica: dalle 11:00 alle 18:00 Biglietti 5,00 € intero 10,00 per famiglie 3,00 € Studenti e Gruppi (min 20 pax) Gratis per i residenti

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