ORVIETO


L'origine di Orvieto così come quella del suo nome si occulta nei lontanissimi secoli:deriva per alterazioni da "Ourbibentos" con il quale Procopio la chiamava nell'impresa di Belisario?; da "Urbsvetere" come scrive S.Gregorio Magno?; da "Hurth-vi-Volthe" che in etrusco vorrebbe significare "luogo sacro a Velta"? Quest'ultima ipotesi darebbe valore all'opinione diffusa che Orvieto sia stato veramente il centro politico e religioso dell'Etruria, e cioè il celebrato "Fanum Voltumnae" dove i popoli delle Lucumonie solevano adunarsi per i giochi sacri, per i mercati, i concilii politici, le decisioni di guerra o per altri convegni di collettiva importanza e d i generale interesse. Nel 264-263 a.c., Marco Fulvio Flacco, sconfiggendo gli etruschi, conquistava la città al potere di Roma. Fece parte del regno di Odoacre e teodorico; Belisario nel V secolo d.c. la liberò dai Goti unendola all'impero di Grecia; nel 606, soggiogando l'Italia, la ottenne Agilulfo, re dei Longobardi. Dopo un dominio carolingio,tra l'VIII e il IX secolo, passò alla Contessa Matilde di Canossa, e ,alla sua morte(1115), alla Chiesa. Nella seconda metà del XII secolo assurge a libero e forte Comune, tra i primi costituitisi in Italia, reggendosi con propri ordinamenti e statuti. Ha così i suoi magistrati e le sue Corporazioni, i suoi Podestà, i suoi Consoli, i suoi Capitani del Popolo. Adriano IV riconosce l'autorità comunale, e, con reciproci privilegi, prende per primo dimora in Orvieto nel 1156.Essendo la città situata in luogo elevato e dotata di robusta fortificazioni, poté onorarsi di aver ospitato, nel volgere dei secoli, più di 33 pontefici con la relativa corte,e re, regine e autorevoli personaggi. Sotto la guida illuminata del suo governo popolare, seppe raggiungere il più alto grado di sviluppo politico ed economico consentito a quei tempi. Con saggia potenza estese l'apprezzata giurisdizione fino al Mar Tirreno fondandovi Orbetello (piccola Orvieto).Lottò con Siena e Viterbo, Todi e Perugia. Antagonismi fra le due più importanti famiglie locali, Monaldeschi (Guelfi) e Filippeschi (Ghibellini), avviarono Orvieto alla decadenza. Da allora Orvieto rimase Guelfa senza contrasti tanto che nel 1296 lo stesso papa Bonifacio VIII viene eletto Capitano del Popolo. Nel 1354 , il cardinale Albornoz che preparava l'ambiente per il ritorno del papa da Avignone, la riconquistava alla Chiesa, istituendovi un Vicario pontificio. Nel 1414 Ladislao, re di Napoli, se ne impadronisce, ma presto Braccio di Fortebraccio la restituisce alla Chiesa. Nel 1494 Orvieto respinge gli svizzeri dell'esercito di Carlo VIII invasore dell'Italia:è un onorifico gesto che altre città più grandi (Milano) non seppero fare. Clemente VII vi trova asilo sfuggendo al "Sacco di Roma" del 1527.La città assume nel 1814 il ruolo di capoluogo di distretto della Provincia di Viterbo e nel 1831 diviene essa stessa capoluogo di Provincia. Nel 1860 rinuncia al grado di provincia di cui godeva. Rimane così per 70 anni sotto Perugia e passò poi alla Provincia di Terni.
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Sito web del comune non disponibile

Cosa vedere di interessante


Torre del Moro


Inizialmente chiamata Torre del Papa e quindi ribattezzata del Moro probabilmente in relazione a tale Raffaele di Sante detto “il Moro” (che aveva dato il suo nome alla contrada ed al palazzo adiacente la torre), o al fatto che sulla stessa torre vi si “appendesse” il Moro in occasione della antica manifestazione della giostra del Saracino. Oggi la Torre svetta nel cuore della città, nel crocevia di strade tra Corso Cavour, Via della Costituente e Via del Duomo come un maestoso spartiacque delle strade e dei quattro quartieri cittadini.

La torre è visitabile internamente e, giungendo alla sua estremità, si raggiunge lo spettacolare terrazzo (a circa 50 metri da terra) , dal quale si può godere di un bellissimo panorama a trecentosessanta gradi della città.

Adiacente alla torre si trova anche il bel Palazzo dei Sette, così chiamato perchè in epoca medievale ospitava i sette magistrati che avevano la rappresentanza delle principali corporazioni e mestieri di Orvieto. Oggi il Palazzo dei Sette è sede di mostre ed eventi.

Orari delle visite alla Torre del Moro Marzo – Aprile e Settembre – Ottobre 10.00 – 19.00 Maggio – Agosto 10.00 – 20.00 Novembre – Febbraio 10.30 – 13.00

Ingresso a pagamento: Euro 2,80 Gratuito per bambini 0-10 anni


Museo archeologico civico


Il palazzo Faina, venne acquistato alla metà dell’Ottocento dal conte Claudio Faina senior. Nel 1954, il nipote, Claudio junior, lasciò per testamento alla città di Orvieto tutte le sue proprietà per finanziare la Fondazione per il Museo Claudio Faina; da quel momento l’edificio è divenuto sede museale suddiviso tra Civico ed Archeologico. Al pianterreno ha sede il Museo Civico, il quale, articolato su tre grandi vani, accoglie le antichità collezionate durante l’Ottocento dalla municipalità orvietana. La Venere di Cannicella La parte Archeologica espone reperti etruschi più significativi del patrimonio archeologico orvietano. Il percorso espositivo si apre con la presentazione del ricco monetiere, prosegue con l’esposizione di reperti caratteristici di Chiusi e di vasi attici a figure nere e a figure rosse; tra i primi spiccano tre anfore di eccezionale valore attribuite ad Exekias, il maggiore ceramografo attico nella tecnica a figure nere. Tra i cimeli etruschi meritano di essere ricordati la Venere di Cannicella, il Cippo a testa di Guerriero e la decorazione frontonale del Tempio del Belvedere. Al secondo piano, le antichità sono ordinate secondo un criterio tipologico e cronologico: i materiali preistorici e protostorici precedono il bucchero, la ceramica attica a figure nere e a figure rosse e i bronzi etruschi; tre ambienti sono dedicati alla ceramica etrusca. Un torso in marmo chiude il percorso. Caratteristica del secondo piano è una galleria che consente una visione particolarissima del Duomo di Orvieto.

Dal 1 Aprile al 30 Settembre: 9.30 – 18.00 Dal 1 Ottobre al 31 Marzo: 10.00 – 17.00

Biglietto d ingresso: Euro 4,50 Ridotto (bambini 0-6 anni, senior, gruppi) : Euro 3,00

Telefono: 0763.341511

www.museofaina.it


Fortezza Albornoz


La Rocca o Fortezza Albornoz è accessibile da Piazza Cahen ed oggi ospita i giardini pubblici principali della città. Della originale fortificazione del 1364 a quadrilatero con fossato e ponti levatoi oggi ne resta solo una porzione con la bella torre ancora in perfetto stato che sovrasta l’antica Porta Rocca o Soliana dalla quale, lungo un ripido percorso a piedi, si giunge fino ad Orvieto Scalo.

In passato, dopo un periodo di profondi cambiamenti strutturali della fortezza, precisamente nel 1841 per mano dell’affittuario Francesco Ricchi, venne costruito all’interno delle mura, un grande anfiteatro con gradinate e palchi da dove si assisteva a corse di cavalli e manifestazioni.

Oggi, non resta molto delle antiche caratteristiche della fortezza se non una parte della struttura perimetrale con i suggestivi torrioni; tuttavia dai giardini ombreggiati all’interno delle mura, è possibile godere di un bellissimo panorama sulla vallata sottostante, denominata la Valle di Orvieto, e di un’ampia veduta sulle verdi colline intorno alla città e sulla valle del fiume Paglia.

All’interno del perimetro dei giardini si trova anche la casa natale di Luigi Barzini che fu noto ed apprezzato giornalista e scrittore.

Dal 1 maggio al 30 settembre:  8:00 – 19:30 Dal 1 ottobre al 30 aprile :  8:00 – 16:30

Ingresso gratuito


Il Labirinto di Adriano


Il luogo prende nome dalla sua caratteristica conformazione “a labirinto”, ovvero una serie di pozzi, cunicoli (venti per la precisione) e cavità sotterranee che furono scoperte negli anni ’70 dai proprietari Adriano e Rita, durante la ristrutturazione del pavimento della loro storica pasticceria, posta proprio al piano superiore.

Oggi il Labirinto di Adriano è un sito archeologico riconosciuto quale museo privato e attrattiva cittadina di sicuro interesse per la sua originalità e per la presenza di numerose testimonianze storiche, dalle cisterne etrusche ai butti di epoca medievale fino ad arrivare alle stratificazioni vulcaniche nelle quali è incastonato anche un fossile vegetale di 1 milione di anni.

Visite guidate (tranne la Domenica e Martedì) Orari delle visite: 10.00 – 11.00 – 12.00 // 15.00 – 16.30 Animali non ammessi

Visite guidate (30′ ogni visita, massimo 16 persone a turno) Tariffa per la visita: Euro 4,00 Ridotto (gruppi, senior over 65 e studenti) : Euro 3,00 Gratuito per bambini 0-12 anni 3 lingue disponibili italiano – inglese – tedesco

Tel 0763.342527

Via della Pace 26

info@labirintodiadriano.it


Duomo di Orvieto


I lavori per la costruzione del Duomo di Orvieto ebbero inizio nel 1263 d.C. sotto il pontificato di Urbano IV. Il Papa volle consacrare in questo modo il cosiddetto "miracolo del sangue": durante una messa tenuta nella chiesa di Santa Cristina a Bolsena da un prete boemo, durante l'Eucarestia, dal Pane spezzato sgorgò sangue che cadde sul corporale ora racchiuso in un bellissimo Reliquiario Gotico. L'attenzione del visitatore è subito catturata dalla meravigliosa facciata gotica, nella quale si può notare un polittico decorato a mosaico e bassorilievi. All'interno, oltre alla Cappella del Corporale, eretta intorno al 1350 d.C. da Andrea Pisano per custodire la reliquia del miracolo di Bolsena e alle varie cappelle strutturate con volte a crociera, spicca per importanza dei cicli pittorici in essa custoditi la Cappella di San Brizio dove Frà Giovanni da Fiesole Beato Angelico, Benozzo Gozzoli, il Perugino ed a partire dal 1499 d.C. Luca Signorelli realizzarono affreschi dedicati al "Giudizio Universale" ed ai regni celesti dell'Inferno e del Paradiso. Nel transetto, si può ammirare una Pietà del XVI° secolo.

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Orari delle visite al Duomo: Novembre-Febbraio 9.30 – 13.00 // 14.30 – 17.00 Marzo-Ottobre 9.30 – 18.00 Aprile-Settembre 9.30 – 19.00 Domenica e festivi Novembre – Febbraio 14,30 – 17,30 Marzo, Aprile, Maggio, Ottobre 13,00 – 17,30 Giugno, Luglio, Agosto e Settembre 13,00 – 18,30 Cripta del Duomo: tutti i giorni feriali 10.00 – 12.00 L’orario di visita in Duomo può variare per esigenze di culto

Duomo e Cappella di San Brizio: Ingresso: Euro 3,00 Gratuito per bambini fino a 6 anni Visita Guidata: Duomo Tour, ogni venerdi, sabato e domenica ore 15.00, Euro 10,00 a persona

Telefono: (+39) 0763 343592

Indirizzo: Piazza del Duomo, 26

opsm@opsm.it

www.opsm.it  


Orvieto Underground


Visita guidata dei sotterranei di Orvieto. Una bellissima esperienza per vedere i sotterranei della città con resti di un antico mulino, i butti, i colombai. Un tuffo nel cuore dell’antichità per conoscere la città dal suo cuore pulsante ripercorrendo la storia e la vita quotidiana di epoche passate in un percorso molto suggestivo ed emozionante. La visita è guidata. La biglietteria di riferimento è in piazza del Duomo 23, o negli uffici del turismo oppure l’ingresso è compreso per i possessori della Carta Unica. L’ origine è quella dell’avventura di alcuni speleologi che, sotto al piccolo centro storico di Orvieto, proprio dentro alla grande Rupe così propensa all’instabilità, hanno ritrovato un incredibile mondo sotterraneo che era stato scavato, utilizzato e poi dimenticato: un oscuro labirinto articolato in oltre 1200 tra grotte, cunicoli, pozzi, cisterne, creato dall’uomo, picconata dopo picconata, in quasi tre millenni di ostinato e continuo lavoro. Oggi il percorso si snoda nel cuore di queste cavità dove sono visibili ancora emozionanti tracce di antichità di epoca etrusca e medievale: in particolare sono di grande interesse i “colombai” ed i resti di un intero frantoio medievale completo di macine, pressa, focolare, mangiatoie per gli animali addetti alle macine.

Visite guidate tutto l’anno (chiuso il 25 dicembre) Orari giornalieri delle visite : 11.00 – 12.15 // 16.00 – 17.15 (nei periodi di maggiore affluenza turistica, ogni 15 minuti)

Visite guidate (45′ circa ogni visita, max 30 persone a turno): Euro 6,00 a persona Ridotto (gruppi, senior over 65 e studenti) : Euro 5,00 Gratuito per bambini 0-6 anni Visite guidate in più lingue Possono essere prenotate visite guidate in altre lingue (francese, spagnolo, tedesco, russo)

Tel: 0763.340688 – 339.7332764

Ufficio partenza e prenotazioni Piazza Duomo n.23 - biglietteria.speleo@libero.it


Pozzo di San Patrizio


E’ il 1527 quando in occasione del “sacco di Roma” l’allora pontefice Clemente VII si rifugia ad Orvieto e per suo volere commissiona ad Antonio da Sangallo il Giovane la costruzione del pozzo che doveva servire da approvvigionamento di acqua in caso di assedio della città di Orvieto. Di fatti il pozzo doveva, almeno inizialmente, essere ad uso della rocca fortificata e per questo all’epoca della costruzione si definiva “Pozzo della Rocca“. Dopo un breve periodo in cui ebbe anche l’appellativo di “purgatorio di San Patrizio” in epoca ottocentesca assunse il nome attuale di Pozzo di San Patrizio per volere dei frati del convento dei Servi ai quali era nota la “leggenda del santo irlandese” (secondo la quale Patrizio fosse custode di una grotta senza fondo, il celeberrimo “Pozzo di San Patrizio” appunto, dalla quale dopo aver visto le pene dell’Inferno, si poteva accedere al Purgatorio arrivando persino ad intravedere il Paradiso). E’ da questo momento che il pozzo, avendo ormai perso la sua funzione primaria,  ed era divenuto oggetto di curiosità e attrattiva dei visitatori che passavano per Orvieto. Il progetto del Sangallo, che già lavorava sulle fortificazioni della città, si ispirò alla scala a chiocciola della Villa del Belvedere in Vaticano (stesso sistema architettonico si ritrova anche nella scala regia di Palazzo Farnese a Caprarola) e creò un geniale sistema elicoidale di scalini in modo tale che la vie per scendere e salire il percorso del pozzo (profondo circa 53 metri) non si incontrassero tra di loro generando problemi di “traffico”. Oggi è un vero piacere discendere fino alle sue profondità percorrendo gli oltre duecento gradini che lo compongono.

Orari delle visite al Pozzo di San Patrizio Aprile-Settembre: 10.00/18.45 Ottobre-Marzo: 10.00/17.45 Animali non ammessi

Ingresso a pagamento: Euro 5,00 Ridotto (gruppi, senior over 65 e studenti) : Euro 3,50 Gratuito per bambini 0-6 anni


Pozzo della Cava


Questo suggestivo pozzo di origine etrusca si trova in Via della Cava, in una delle zone più interessanti e antiche della città di Orvieto. La zona e la via sono cosi chiamate poiché in passato l’area ospitava una cava di materiali utilizzati per costruire.

Il pozzo, rinvenuto nel 1984,  fu interamente scavato a mano nel tufo litoide che costituisce la rupe orvietana. Esso ha una profondità di 36 metri, gli ultimi dei quali occupati dall’acqua sorgiva.

La struttura è costituita da due parti accorpate: la prima, più grande, ha una sezione circolare con un diametro medio di 3 metri e 40 centimetri; la seconda, più piccola, ha invece una sezione rettangolare di lati 60×80 centimetri e presenta le tipiche “pedarole” etrusche, ossia delle tacche incise sulle pareti laterali per consentire la discesa e la risalita.

La struttura presenta diverse cavità e locali, in uno di questi si possono tutt’oggi vedere resti di un forno di cottura di un laboratorio di ceramica medievale; sempre di origine medievale è una cavità scavata nel tufo utilizzata come cantina. Del periodo etrusco sono invece altre cavità e ritrovamenti della struttura quali tombe, cunicoli per l’acqua ed una grande cisterna.

Per tutto l’anno il pozzo è visitabile in tutta sicurezza e, durante il periodo natalizio, è ormai consueto teatro di rappresentazioni religiose a tema, tradizionale evento conosciuto come “Il Presepe nel Pozzo“: originale rappresentazione artistica a tema della natività.

Tutti i giorni feriali e festivi (eccetto il lunedì) Orario di ingresso al pozzo: 8.00 – 20.00 Animali non ammessi

Ingresso a pagamento: Euro 3,00 Gratuito per bambini 0-6 anni

Tel: (+39) 0763.342373


Necropoli Etrusca del Crocifisso del Tufo


La necropoli etrusca del “Crocifisso del Tufo“, unitamente al sito con i resti del tempio etrusco del Belvedere, è una delle maggiori testimonianze, tutt’oggi visibile, della civiltà etrusca che per molti secoli ha stanziato ad Orvieto. Questa necropoli (letteralmente “città dei morti”) si trova proprio al di sotto della rupe tufacea e si snoda lungo un percorso nel verde da dove emergono svariate tombe etrusche dalla caratteristica forma rettangolare e con una struttura molto lineare e ordinata che ha le fattezze di una vera e propria città. Chiesina rupestre Il nome della necropoli si deve alla vicina chiesa rupestre (appena al di sopra delle tombe) dove è presente un crocifisso scolpito nel tufo. Su ogni tomba della necropoli è ancora possibile leggere il nome di appartenenza della famiglia etrusca. Tutti gli oggetti ed i vasi ritrovati in questa necropoli sono esposti nei musei della città di Orvieto. Sul versante opposto della rupe, in zona perimetrale, si trova anche l’altra Necropoli Santuario etrusco della Cannicella, un sito accessibile su prenotazione con visita guidata dove sono presenti resti parziali di origine etrusca di quella che fu una necropoli ed un luogo di culto degli etruschi. Gli scavi effettuati negli anni in quest’area hanno portato alla luce una statua di fattezze femminili denominata la “Venere di Cannicella”.

Tutto l’anno orario: 10:00 – 19:00

Ingresso a pagamento: Euro 3,00 – Gratuito per minorenni


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