Il museo ha sede nei locali ricavati dalla chiusura di tre campate della navata destra del Duomo Nuovo, grandiosa costruzione iniziata nel 1339, interrotta in seguito alla peste del 1348 e definitivamente abbandonata per problemi di statica nel 1355. I locali museali sono stati più volte ampliati e rinnovati con la costruzione della Galleria delle statue al piano terreno (XIX sec.), il riallestimeno della Sala della Maestà (1970), la nuova uscita attraverso la chiesa di San Niccolò (1995)e il nuovo allestimento della Galleria delle Statue che dal 2004 accoglie la grandiosa vetrata di Duccio di Buoninsegna proveniente dall'Occhio absidale della Cattedrale. E' stato istituito per conservare ed esporre le opere provenienti dalla Cattedrale e rimosse per vari motivi dal loro luogo originario. Conserva una collezione di dipinti, sculture, arredi sacri, oreficerie, codici miniati e paramenti sacri di eccezionale importanza, che illustra la storia artistica della città di Siena e documenta il rilievo storico della Cattedrale e del culto della Madonna come "regina" della città. Nel percorso museale sono inseriti il "facciatone" del Duomo Nuovo, dal quale si gode un bellissimo panorama sulla città e la chiesa di San Niccolò in Sasso, bell'esempio di arte barocca. Oltre a quella di Boninsegna, ci sono però altre opere di eccezionale importanza come la Madonna di Crevole dello stesso Duccio, le statue di profeti e sibille scolpite da Giovanni Pisano (fine XIII secolo) per la facciata del Duomo, la Natività della Vergine di Pietro Lorenzetti (1342), la Madonna del Perdono di Donatello. Ed inoltre varie opere di Jacopo della Quercia, Francesco di Valdambrino, Sano di Pietro, il Sassetta, Matteo di Giovanni, Il Sodoma, Domenico Beccafumi.
Orario: dal 1 marzo al 15 marzo, ore 9,30-19.30; dal 16 marzo al 30 agosto, ore 9,30-20,00; dal 1 settembre al 2 novembre ore 9,30-19.30; dal 3 novembre al 28 febbraio ore 10,00-17,00.
Prezzo:6,00 €; ridotto per gruppi superiori a 15 persone 5,00 €. Accesso handicap: No
Telefono: 0577 283048
piazza del Duomo 8
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Costruito tra il 1316 e il 1325, il Battistero di Siena può essere considerato una sorta di cripta del Duomo, insieme al quale costituisce uno degli edifici religiosi più importanti della città. È suddiviso in tre navate, nelle cui volte spiccano gli stupendi capolavori di Benvenuto Di Giovanni, Pietro degli Orioli e Lorenzo di Pietro (“il Vecchietta”). Tuttavia ciò che all’interno del Battistero costituisce l’attrattiva principale è il fonte battesimale al quale hanno lavorato artisti del calibro di Jacopo della Quercia, autore del tempietto esagonale sovrastato dalla statua del Battista, Lorenzo Ghiberti e Donatello, questi ultimi autori di alcune delle formelle bronzee della vasca sottostante.
Orari: dal 01/03 al 31/05: 9,30 - 19,00- Dal 01/06 al 31/08: 9,30 – 20,00 Dal 01/09 al 01/11: 9,30 – 19,00 Dal 02/11 al 28/02: 10,00 - 17,00 Chiuso: 1° gennaio, 25 dicembre.
Ingresso 3 euro
Telefono: +39 0577 286300
Piazza di S. Giovanni
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Secondo la tradizione, quella attuale sostituisce una prima chiesa dedicata a Maria, eretta intorno al sec. IX, sorta nel luogo in cui si trovava un tempio offerto a Minerva l’edificio fu consacrato nel 1179, alla presenza del papa senese Alessandro III Bandinelli. All’interno, la cattedrale di Siena conserva numerosi capolavori eseguiti nei vari secoli. L’opera, per più versi eccezionale, è il pavimento, iniziato a partire dal XIV secolo è stato concluso soltanto nell’Ottocento. Per quanto concerne la scultura, nel Duomo di Siena hanno lavorato i più grandi scultori di ogni epoca: da Nicola Pisano che realizzò il pulpito dal 1265 al 1268, al figlio Giovanni autore delle sculture della facciata, da Donatello, di cui resta la statua del Battista nella omonima cappella, a Michelangelo che scolpì San Pietro e San Paolo, San Pio e Sant’Agostino per l’altare Piccolomini, fino Gian Lorenzo Bernini della cui arte recano testimonianza la Maria Maddalena e il San Girolamo della Cappella del Voto. Ma nella cattedrale restano anche le opere di altri scultori, quali Tino di Camaino che eseguì il monumento-sepolcro del Cardinale Riccardo Petroni, Urbano da Cortona, Antonio Federighi, di cui si ricordano le splendide acquasantiere addossate ai primi due pilastri della navata centrale e il pozzetto del Sabato Santo nella Cappella del Battista, Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta, autore del Tabernacolo bronzeo che sovrasta l’altare di Baldassarre Peruzzi, Giovanni di Stefano, Francesco di Giorgio Martini che partecipa alla decorazione del Duomo con gli Angeli reggicandelabro, Domenico Beccafumi, che forgia otto angeli posti sui piloni vicini all’altar maggiore, Giuseppe Mazzuoli, Melchiorre Caffà, Antonio Raggi, Pietro Balestra, autori dei Monumenti dedicati ai pontefici. Nella cattedrale di Siena restano anche numerose pitture: tavole, tele e cicli a fresco. Seguendo un ordinamento cronologico, possiamo ammirare la Madonna del Voto, all’interno dell’omonima cappella, attribuita a di Dietisalvi di Speme. La Libreria Piccolomini costituisce un unicum, un monumento di assoluto rilievo per il ciclo di affreschi eseguiti da Pinturicchio, fra il 1505 e il 1507, raffigurante la biografia di Pio II. Di fianco alla Libreria Piccolomini, nella Cappella del Battista, la biografia di San Giovanni si snoda in una serie di scene dipinte ancora da Pinturicchio, ma in parte rifatte da Francesco Rustici e Cesare Maccari. Fra i cicli a fresco si segnala inoltre la presenza di Domenico Beccafumi nella decorazione dell’abside, affidata al pittore nel 1535, che viene assistito dal giovanissimo Marco Pino. Di tale decorazione resta la Gloria d’Angeli nel catino, le due Vittorie in stucco ai lati del medesimo, e i due Gruppi di apostoli. Nella zona presbiteriale, si osservano i quattro grandi affreschi di Ventura Salimbeni, il pittore che, insieme al fratellastro Francesco Vanni e ad Alessandro Casolani, è protagonista dell’arte senese tra Cinque e Seicento, firma il contratto nel 1608, ma inizierà soltanto più tardi a lavorare al progetto, nella primavera del 1610. Le scene raffigurano la Caduta della manna ed Ester e Assuero fra due laterali con Santi e beati senesi. Di notevole interesse, infine, la serie delle pale degli altari del Duomo, ancora oggi poco conosciute dal pubblico più vasto e che meritano invece una focalizzazione in quanto opere assai rappresentative del XVII secolo e non solo di ambito locale: basti pensare a Carlo Maratta e Mattia Preti. La cattedrale conserva inoltre una serie di pregevoli vetrate. La più importante, quella di Duccio di Buoninsegna, un tempo collocata sopra l’abside, è stata di recente trasferita nel Museo dell’Opera e sostituita da una copia. Nell’occhio della facciata è invece posta una vetrata raffigurante l’Ultima cena, eseguita nel 1549 da Pastorino de’ Pastorini, allievo di Guillaume de Marcillat. Si segnalano poi due vetrate della bottega di Domenico Ghirlandaio, poste nella cappella del Sacramento e in quella di Sant’Ansano e una serie di dodici aperte lungo il tamburo della cupola, realizzate nel 1886 da Ulisse de Matteis.
Orario: Dal 1° marzo al 31 ottobre, festivi: 13.30-18.30; feriali: 10.30-19.30; dal 1° novembre al 28 febbraio, festivi: 13.30-17.30; feriali: 10.30-18.30 Ultimo ingresso mezz'ora prima l'orario di chiusura dei Musei
Dal 01/11 al 24/12 e dal 11/01 al 29/02 FREE dal 26/12 al 10/01 e dal 01/03 al 13/08 € 4,00 periodo scopertura pavimento € 7,00 Cattedrale + Libreria Piccolomini € 4,00 dal 01/11 al 24/12 e dal 11/01 al 29/02 € 2,00
Telefono: +39 0577 286300
Piazza del Duomo, 8
info@studio21.it
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Nell'Archivio di Stato di Siena è esposta l'intera collezione, unica del suo genere, delle Tavolette di Biccherna: 105 tavole di legno dipinte dal 13° al 18° secolo. Sono le copertine dei registri contabili dell'Ufficio della Biccherna, che amministrava le pubbliche entrate di Siena. Si tratta quindi di una testimonianza preziosa ed originale di "arte minore", ancora poco studiata, che abbraccia sei secoli di storia. Le biccherne più antiche raffigurano semplicemente il camarlengo al lavoro o gli stemmi dei provveditori, ma col tempo diventarono sempre più elaborate e vennero commissionate a famosi artisti come Ambrogio Lorenzetti, Simone Martini, Domenico Beccafumi e molti altri che oggi riempiono la Pinacoteca Nazionale di Siena. Le pitture si trovano sempre nella parte superiore del legno, mentre nella parte inferiore c'è una scritta con la data ed i nomi dei componenti dell'Ufficio della Biccherna, contornata dagli stemmi delle loro famiglie.
Orario da Lun. a Sab. 9.00-11.00 Giorno di chiusura: Dom.
Biglietto d'ingresso Gratuito
Tel. 0577 247145
Via Banchi di Sotto, 52
archiviostato.si.it
Ospita una serie di collezioni che vanno dall'antichità (Museo archeologico nazionale nei sotterranei) all'epoca moderna, alternando ambienti monumentali e corridoi angusti, intrecci di gallerie scavate nel tufo e grandi spazi voltati a mattoni. Nei suoi 350.000 metri cubi d'estensione (di cui 13.000 metri quadrati in pianta aperti al pubblico) si trovano quindi svariate testimonianze storico-artistiche, che possono essere lette come una sintesi della città e della sua storia, coprente un arco di circa mille anni. Vi spicca il celebre Pellegrinaio, il più importante ciclo del Quattrocento senese.
Orario Aperto tutti i giorni 10.30–18.30
Biglietto d'ingresso Intero: € 3.50 Ridotto: € 3.00
Telefono: +39 0577 534571 Fax: +39 0577 224829
Piazza del Duomo, 2 - Osp. S. Maria della Scala
Il Museo Civico, allestito negli anni '30 del XX secolo, è collocato al primo piano del palazzo e conserva numerosi capolavori dell'arte senese, affreschi, pitture e sculture. Le prime 4 sale (dette della Quadreria) espongono opere dei secoli XVI-XVIII. Attraverso la Sala del Risorgimento che espone affreschi e sculture del XIX secolo, si accede alla porzione più antica e prestigiosa del palazzo. La prima di queste sale, detta Sala dei Priori o Sala della Balìa, contiene affreschi di Spinello Aretino e del figlio Parri Spinelli, raffiguranti scene della vita di Alessandro III (1407), e di Martino di Bartolomeo, raffiguranti sedici virtù (1408). Si accede poi nella Anticamera del Concistoro o Sala dei Cardinali, contenente perlopiù opere trecentesche e quattrocentesche derivanti da altri locali del palazzo o dai cortili esterni. Qui risalta un affresco staccato con Santa Caterina d'Alessandria, San Giovanni Evangelista, Sant'Agostino e devoto attribuito ad Ambrogio Lorenzetti. Attraverso un pregiato portale marmoreo di Bernardo Rossellino (1448) si passa alla Sala del Concistoro, dove i governanti si riunivano ai tempi della Repubblica di Siena e dove si trovano, sulle volte, affreschi di Domenico Beccafumi dedicati alle virtù pubbliche e alla loro pratica nell'antichità (1529-1535).
Aperto tutti i giorni 10.00-18.00
Biglietto d'ingresso Intero: € 7,50 Ridotto: € 5,50
Tel. 0577 41169
Palazzo Pubblico – Il Campo
Su tutta Piazza del Campo dominano il Palazzo Pubblico (detto anche palazzo comunale) e la Torre del Mangia. Il Palazzo è sicuramente l'edificio più importante della città, è famoso in tutto il mondo per essere l'esempio perfetto di architettura gotica, fu residenza del Podestà e della Signoria e oggi è sede degli uffici amministrativi comunali e del Museo Civico. La Torre del Mangia cosi chiamata perché dal 1347 al 1360 il Comune dette incarico ad tal Giovanni di Balduccio sopranominato “Mangia” o “Mangiaguadagni” di battere le ore, chiamato così perchè pare che fosse uno scialaquone, dopo di che fu sostituito da un automa che in ricordo del suo primo battitore fu chiamato Mangia. I resti di questo automa oggi sono conservati all'interno del Cortile del Podestà. La torre simbolo di potere ed di eleganza fu iniziata dai fratelli Francesco e Muccio di Rinaldo nel 1325 e terminata intorno al 1348 .La torre alta 87 metri e ben 102 fino al parafulmine, è in cotto fino al coronamento, sotto la cella campanaria è in travertino, quest'ultima parte è opera di Agostino di Giovanni (scultore senese) su disegno di Lippo Memmi. Nel 1666 dopo vari tentativi di fusione fu collocata un grande campana che i senesi chiamarono il “Campanone” detta anche “Sunto” perchè dedicata alla Madonna Assunta.
Orario: 16/10 28/02 (invernale): feriali e festivi 10,00-16,00 (chiusura biglietteria ore 15,15) 01/03 – 15/10 (estivo): feriali e festivi 10,00 – 19,00 (chiusura biglietteria ore 18,15) Natale: Torre chiusa Capodanno: 12.00 – 16.00 (chiusura biglietteria ore 15,15) I suddetti orari potranno avere variazioni dal 27.06 al 3.07 e dall' 11.08 al 17.08 per attività inerenti ai Palii.
Ingressi: INTERO: € 10,00 RIDOTTO FAMIGLIA (2 adulti + minori superiori a 11 anni) € 25,00 GRATUITO (minori di 11 anni) Biglietti Cumulativi (validità 2 giorni): MUSEI COMUNALI (Civico e S. Maria Scala) € 13,00 MUSEI COMUNALI E TORRE (Civico, S. Maria Scala, Torre) € 20,00 CUMULATIVO FAMIGLIA MUSEI COMUNALI E TORRE € 40,00
Tel.0577/292342
Piazza del Campo, 1
www.comunedisiana.it
La quattrocentesca Fonte Gaia occupa la parte alta di Piazza del Campo a Siena. L’opera fu realizzata tra il 1409 ed il 1419 da Jacopo della Quercia e rappresenta uno degli esempi più fulgidi dell’arte italiana di quel periodo, a cavallo tra Gotico e Rinascimento. Oggi la fonte che si può ammirare in Piazza del Campo nnon è l’originale quattrocentesca ma una copia di Tito Sarrocchi del 1858. Le tavole marmoree originali sono custodite all’interno di Santa Maria della Scala.
Piazza Il Campo, 21
La Piazza del Campo di Siena, con la sua caratteristica forma che ricorda quella di una conchiglia è, a ragione, considerata una delle più suggestive di tutta la penisola e una delle più visitate dai turisti italiani e stranieri. Infatti grazie alla sua particolare forma, alla bellezza degli edifici circostanti e al caratteristico colore conferitogli dai suoi mattoni, la piazza è un luogo incantevole e sempre frequentato. La Piiazza del Campo è inoltre conosciuta in tutto il mondo perché ospita il celebre Palio di Siena, una delle manifestazioni popolari più importanti al mondo, che si corre due volte l’anno (il 2 luglio e il 16 agosto) e che viene vissuta con grande passione e partecipazione dalle 17 contrade in gara. La vittoria nel Palio può significare infatti un anno di “supremazia” sugli avversari sconfitti e i fantini che conducono il cavallo alla difficile vittoria (sia per il tracciato che per le condizioni ambientali) vengono celebrati come dei veri e propri eroi. Il luogo di maggiore interesse della Piazza del Campo è rappresentato sicuramente dal Palazzo Civico, al cui interno si trova un museo che ripercorre tra l’altro la storia della costruzione del palazzo stesso e della vicina Torre del Mangia, su cui si può salire per godere di uno splendido panorama sulla città. La torre deve il suo nome al suo primo campanaro Giovanni di Duccio, soprannominato il Mangiaguadagni, che nel 1347 fu incaricato di scandire le ore. Quattrocento sono gli scalini che permettono di arrivare fino alla sommità della Torre, alta 88 metri.
La Casa-Santuario di Santa Caterina a Siena è costituito da una serie di edifici, sorti nel punto della città un cui era costruita l'abitazione paterna di Santa Caterina. Il Santuario comprende, quindi, l'Oratorio Superiore, l'Oratorio Inferiore, l'Oratorio della Camera e la Chiesa del Crocifisso, tutti realizzati a partire dalla varie stanze che componevano in origine l'abitazione. L’ingresso al santuario della patrona d’Italia Santa Caterina, costruito intorno alla casa gentilizia dei Benincasa, si trova sulla Costa di Sant’Antonio. Al santuario si entra passando per il neorinascimentale Portico dei Comuni d'Italia, costruito a cavallo della Seconda Guerra Mondiale e completato nel 1947. Dopo il portico, si trovano due loggiati e un portale che immette nella Chiesa del Crocifisso, all'interno della quale Caterina avrebbe ricevuto le stimmate da un crocefisso, risalente al XII secolo e di Scuola Pisana, ora collocato nell'altare maggiore.
Tel. 0577 288175
Via Costa di Sant'Antonio 6
associazione_caterinati@virgilio.it
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